Oscar S. 3 anni fa MEF/NoiPA 13 Commenti Posso fare una domanda davvero scomoda e personale, che tuttavia mi servirebbe per capire quale decisione prendere all'ormai prossima scadenza del mio contratto giovedì 20 (supplente ATA breve su malattia in continuo rinnovo).Premetto che sono al secondo AS di lavoro a scuola, e solo quest'anno mi scontro con questa problematica dei mostruosi ritardi dei pagamenti, mentre lo scorso anno con supplenza breve sempre su malattia, dopo due mesi ho preso gli arretrati e poi pagamenti puntualissimi fino a Luglio. Ciò detto, quanti a seguito di questi invalidanti disservizi sulla retribuzione, hanno deciso di non accettare le proroghe contrattuali sia Covid che no, e di dedicarsi ad altro lavoro anche tornando nel settore privato?So che è un argomento Tabù, ma vorrei capire meglio se la mia volontà di tornare al privato è un atto scellerato o una presa di coscienza sul fatto che con gli stipendi pagati un mese forse e tre no, non si può vivere.
Oscar S. 3 anni fa Ministero dell'Istruzione e del Merito 9 Commenti Penso che se raccontassi a dei conoscenti, di cosa stiamo passando sulla situazione stipendiale, nessuno mi crederebbe. Novembre in risorse da inizio Dicembre, Dicembre in Elaborato nonostante risulti autorizzato dalla scuola ai primi giorni lavorativi di Gennaio. Nel mio caso sono su una malattia con una supplenza breve, una malattia che rinnova di mese in mese. È durata poco la tranquillità del DSGA che mi ha rassicurato che questa malattia durerà fino a Giugno poiché la persona interessata non vuol rientrare, poiché sto lavorando veramente molto e duramente (e lo dico con cognizione avendo lavorato tanto prima nei settori privati come la ristorazione) per coprire colleghi assenti e in ferie, e non vedo quanto mi spetta da inizio contratto. Lo scorso anno sempre su malattia lunga, ho visto i soldi dopo due mesi con gli arretrati, poi dopo solo retribuzioni regolari. Quest'anno è veramente dura... entrambe le rate rientrano nel terribile capitolo di bilancio 1231/1, quello che sta lasciando in miseria tantissimi colleghi. Davvero questa è una situazione terrificante tanto quanto surreale, non essere pagati dallo stato. Spero davvero le emissioni di Gennaio possano sistemare tutto, ma la vedo dura... quando si perde la dignità lavorando e non venendo pagati, si perde anche la fiducia. Chiedo scusa per lo sfogo, ma è il rammarico di chi fiducioso di una situazione più tranquilla, ha accettato il pubblico impiego trovandosi tradito da questo sistema inconcepibile delle retribuzioni non puntuali.
Oscar S.
Posso fare una domanda davvero scomoda e personale, che tuttavia mi servirebbe per capire quale decisione prendere all'ormai prossima scadenza del mio contratto giovedì 20 (supplente ATA breve su malattia in continuo rinnovo).
Premetto che sono al secondo AS di lavoro a scuola, e solo quest'anno mi scontro con questa problematica dei mostruosi ritardi dei pagamenti, mentre lo scorso anno con supplenza breve sempre su malattia, dopo due mesi ho preso gli arretrati e poi pagamenti puntualissimi fino a Luglio. Ciò detto, quanti a seguito di questi invalidanti disservizi sulla retribuzione, hanno deciso di non accettare le proroghe contrattuali sia Covid che no, e di dedicarsi ad altro lavoro anche tornando nel settore privato?
So che è un argomento Tabù, ma vorrei capire meglio se la mia volontà di tornare al privato è un atto scellerato o una presa di coscienza sul fatto che con gli stipendi pagati un mese forse e tre no, non si può vivere.