Rinnovo contratto Scuola 22/24: in settimana si sono riuniti i sindacati con l'aran e l'obiettivo di rinnovo per luglio pare essere definitivamente accantonato. Troppa è infatti la distanza tra la posizione dei sindacati e quella del Ministero. Quest'ultimo ha proposto un aumento del 2% l'anno, quindi 6% in totale, quando in questi tre anni l'inflazione reale è calcolata tra il 15 e il 18%. In pratica il ministero offre aumenti pari a neanche la metà dell'inflazione. Altro tema è stato quello dei buoni pasto e dello Smart working: ARAN ha recepito e ha promesso di rifletterci. Per fine mese è previsto un nuovo incontro ma data la divergenza su tutti i temi, pare abbastanza probabile che il rinnovo avverrà per fine 2025. La CGIL ha stimato che il 130€ Medi di rinnovo offerti dal ministero in realtà diverrebbero quasi sessanta perché da questi sono date portare gli anticipi che sono stati dati in tutti questi anni e la proposta è considerata ovviamente inaccettabile. Altro tema è stato quello più belle relazioni sindacali: il sindacato ha chiesto una revisione della modalità di trattativa, richiedendo, tra l'altro, che la scuola avesse una trattativa tutta per sé e non equiparata a quella delle altre funzioni pubbliche. Speriamo bene e e mi auguro, anche se si che non avverrà mai, maggiore compattezza da parte di tutti noi per far valere i nostri diritti!
Patrizia Maria C.
Scritto la settimana scorsa
Grazie per questo dettagliato aggiornamento !!
Francesco S.
Scritto la settimana scorsa
Grazie per aggiornamento
Luca P.
Scritto la settimana scorsa
Docenti laureati che non sono neache equiparati al resto della pubblica amministrazione è inaccettabile...io, purtroppo, non credo più nei sindacati, mi dispiace, grazie mille per le informazioni...
Marco O.
Scritto 7 giorni fa
@LucaP., , sì, comprendo il discorso ma è vero che il sindacato non ha potere esecutivo, che invece spetta alla politica, ma solo negoziale. Questo potere è rafforzato dall'adesione alle azioni che il sindacato promuove e qui la scuola è veramente scarsa. Un esempio ci viene dai metalmeccanici: la Confindustria aveva offerto 120 eueo di aumenti (come il ministero) contro la richiesta di 230 e ha bloccato la trattativa. I metalmecanici hanno aderito in modo massiccio allo sciopero, che ha registrato adesione oltre il 90%. Morale della favola, trattativa aperta e accordo che punta a 180 euro e altri 300 in welfare.