Buongiorno, volevo intavolare una discussione relativa a un aspetto del lavoro presso la scuola pubblica di cui non so quanto tenere conto. Chiedo scusa se uso questa sezione per parlarne, ma non avendo FB a causa della vergogna derivante dal mio aspetto, questa sezione è l'unica zona in cui posso confrontarmi con altre person virtualmente.
Sono un collaboratore scolastico, da tre anni per fortuna continuativamente, lavoro presso la stessa scuola e l'anno prossimo dovrei entrare se tutto va bene in prima fascia con un punteggio alto, non essendoci entrato per pochissimo quest'anno. Nel nostro IC a Settembre chiuderà un plesso a causa della carenza di iscrizioni. Questo evidenzia una problematica correlata al calo delle nascite e alle conseguenze mancanze di nuovi iscritti.
Ora il momento dubbio è questo: poiché ci sto mettendo tanto impegno in questo lavoro che mi piace tanto, e se tutto va bene tra qualche anno potrò esser di ruolo, tuttavia di fronte alle conseguenze del calo demografico, che futuro avrà il personale ATA? Poiché son giovane e vorrei dedicare ancora tempo ed energie in questo impiego che tanta gratificazione mi ha dato e offre tutt'ora, vorrei capire però se di fronte alla lenta e inesorabile chiusura dei plessi minori e riduzione degli alunni, con i tagli conseguenti del MIUR, si potrà ancora avere un futuro certo in questo impiego, o si sarà eternamente precari. Riassumendo, se una scuola chiude il suo personale di ruolo viene lasciato a casa, o si trova una soluzione alternativa? Mi rendo conto che è un argomento un po' strano da trattare, ma vorrei capire e dibattere se di fronte al calo demografico questo lavoro andrà a perdere le sue stabili radici, o "i problemi" saranno solo per i nuovi inserimenti nelle terze fascie.
Bambina M.
Scritto l'anno scorso
Ciao Oscar..io sono una docente precaria..purtroppo anche nella mia regione le scuole si stanno svuotando per mancanza di alunni.. anch'io mi ponevo la tua stessa domanda... non essendo di ruolo..mah...speriamo bene..
Oscar S.
Scritto l'anno scorso
Se ci pensa è un dubbio che si pongono in pochi, però effettivamente fa riflettere molto. Senza alunni una scuola non và avanti perché essi sono il fulcro di tutto il sistema, per questo mi domando tra 10/20 anni, quando il calo demografico inciderà ulteriormente sul sistema, come funzionerà per il personale di ruolo e supplente.
Luana P.
Scritto l'anno scorso
Anch'io mi sono posto il quesito, perché credo sia una questione generale che le nascite sono diminuite,ma sinceramente non ci penso più di tanto,sono tre anni che mi è andata bene,ho sempre lavorato continuativamente,e quindi vivo la giornata. Pensare adesso a quello vhe che succederà e dove e come andremo a finire significa crearsi dell'ansia inutile e distruttiva...vivi il momento,pensa che fino ad ora ti è andata bene e vai avanti, quando e se arriverà quello che dici tu si vedrà.... questo è il mio modo di pensare... vivere al massimo il momento e andare sempre avanti....ci sarà una soluzione per tutto,ma credimi non ci pensare più di tanto 💪💪💪
Elena C.
Scritto l'anno scorso
Oscar, grazie della Sua riflessione. Sappiamo che la lungimiranza non è una prerogativa dell'Italia. Pensare al domani è dovere morale o dovrebbe, quanto meno, esserlo, soprattutto per coloro cui abbiamo dato mandato di governare il Paese. Invece, si preferisce accontentarsi del poco e dell'immediato, tanto che badare al proprio orticello sembra sport nazionale. In una Nazione civile e democratica che guarda al futuro dovremmo vedere scuole che aprono, non che chiudono. Temo che, salvo cambiamenti inaspettati, le cose peggioreranno.
Elena G.
Scritto l'anno scorso
Ciao Oscar se vai su orizzonte scuola è stato scritto un articolo su questo argomento. Con i demansionamenti e gli accorpamenti delle scuole a causa del calo demografico nasce il problema non tanto per quelli di ruolo che fino a quando ci sono le scuole possono essere spostati anche a km. di distanza, ma per i precari perché sarà sempre più difficile lavorare. Questo vale sia per il nord, sia per il sud, che per il centro.
Elena G.
Scritto l'anno scorso
Luana non pensandoci no n si risolvono i problemi, a meno che tutti non ci mettiamo a fare almeno 3 figli ciascuno. Buona giornata
Luana P.
Scritto l'anno scorso
Troverò un altro lavoro cara,di certo non mi ammazzo...per le scuole che chiudono
Luana P.
Scritto l'anno scorso
Voi pensateci e cominciate a trovare una soluzione