L'IRPEF (Imposta sul reddito delle persone fisiche) è l’imposta più importante del sistema tributario italiano. Chi risiede in Italia paga sui redditi prodotti in patria o all'estero, mentre i non residenti pagano per i redditi prodotti nel territorio italiano.
Come funziona l’Irpef?
L’Irpef è un’imposta progressiva: vuol dire che la quota percentuale di reddito assorbita dall'imposta aumenta in proporzione al reddito stesso. Ad esempio nel caso di un lavoratore dipendente se il reddito è di 20.000 euro l'imposta dovuta è pari a circa il 17%, mentre con 50.000 euro si arriva a oltre il 30%. Questo risultato è ottenuto con l’applicazione di aliquote crescenti sui diversi scaglioni di reddito ed inoltre di deduzioni dal reddito e detrazioni d’imposta.
Come si applica il meccanismo delle aliquote?
L’imposta lorda viene calcolata applicando ad ogni scaglione una diversa aliquota di prelievo. Così ad esempio su un reddito imponibile di 25.000 l’imposta lorda è uguale al 23% dei primi 15.000 euro (3.450) più il 27% per i restanti 10.000 (2.700) quindi 6.150.
Come agiscono le detrazioni?
Le detrazioni permettono di ridurre l’imposta lorda, determinando così quella netta. Vengono riconosciute per spese sostenute dal contribuente, oppure sono legate alla sua condizione, come quella di lavoro dipendente, pensionato, persona che ha familiari a carico e così via. Possono essere in misura fissa oppure decrescente al crescere del reddito. Ad esempio viene riconosciuta una detrazione pari al 19% della spesa sostenuta per gli interessi passivi dei mutuo fino a ad un massimo di 4.000 euro: quindi dall'imposta possono essere detratti fino a 760 euro. Nel caso di un lavoratore dipendente con reddito di 25.000 euro la relativa detrazione vale 1.113,30 euro: sottratta all'imposta lorda (6.150) dà un’imposta netta di 5.036,70 euro.
In che modo le detrazioni contribuiscono alla progressività dell’imposta?
Se le detrazioni sono decrescenti al crescere del reddito, come quelle per lavoro o pensione o per carichi familiari, un incremento di reddito provoca, oltre all'eventuale passaggio allo scaglione superiore e quindi ad un’aliquota più alta, anche la riduzione dell’importo della detrazione stessa e di conseguenza l’aumento dell’imposta netta. Anche per questo motivo chi guadagna di più ha una maggiore incidenza percentuale del prelievo, ovvero versa al fisco una quota maggiore del proprio reddito.
Cosa sono le deduzioni?
Con la deduzione un certo importo viene sottratto dal reddito imponibile prima che su questo vengano applicate le aliquote dell’imposta e quindi fatto diventa esente dalla tassazione. Il conseguente "sconto" corrisponde all'aliquota che si sarebbe pagata su quell'importo. Così ad esempio deducendo 1.000 euro da un reddito di 30.000 questo scende a 29.000 e si risparmiano 380 euro ovvero il 38% dell’importo dedotto (risparmio a cui si aggiunge quello delle addizionali non pagate).
Cosa si intende per aliquota media?
L’aliquota media effettiva è data dal rapporto percentuale tra imposta netta e reddito imponibile. Ad esempio per un lavoratore dipendente con reddito di 20 mila euro l’imposta dovuta è pari a 3.461 euro ovvero il 17,3%: questa è l’aliquota media, che quindi risulta più bassa delle aliquote marginali applicate, ovvero, il 23 e il 27%: è l’effetto della detrazione per lavoro dipendente.
CALCOLO ONLINE
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Ivano B.
Scritto 4 anni fa
Mi sembra che c'è poco da commentare....... È così e basta. Una persona che non arriva a 2. 000 € al mese ( netti,) deve pagare il 38 %....... È sbagliata la fascia, che poi non è sbagliata perché è fatta di proposito. Ps. Sono un Vigile del fuoco, capo reparto, con 34 anni di partenze ( mi mancano 3) e più di 1800 relazioni d' intervento ( vedi Statri web, anzi..... Grazie di esistere - perché lo stipendio è x tutti uguale e le chiacchere idem ma I fatti sono altri). Ciao - Sorry -
Marcello P.
Scritto 4 anni fa
Ottima spiegazione. Un po indigesta da capire l'aliquota media, nel senso di come calcolarla, sicuramente per i più esperti in materia è facilmente comprensibile. Ma chi diplomato in ragioneria già afferra la spiegazione. Grazie per l'articolo Marcello.
Giuseppe G.
Scritto 4 anni fa
Come funziona la deduzione per chi ha una trattenuta in busta paga per l'ex moglie sulla dichiarazione dei redditi (730) oppure viene applicata mensilmente?
NoiPA+
Scritto 4 anni fa
@Giuseppe G., Il coniuge erogante l’assegno divorzile, stabilito dal Giudice, ha diritto di poter dedurre dal proprio reddito imponibile IRPEF l’importo corrisposto. Questo ai sensi dell’articolo 10, comma 1, lettera c) del DPR n 917/86. La deduzione viene calcolata in sede di presentazione del 730.
Adele A.
Scritto 4 anni fa
Sono coniuge unico siccome mio figlio ha lavorato per 4 mesi ha guadagnato 4000 € ora deve fare la domanda di dissocupazione come devo fare per le detrazioni li devo togliere
Gaetano V.
Scritto 4 anni fa
Come funziona per farmi "adeguare" L'IRPEF ESSENDO UN DOCENTE PRECARIO E AVENDO LAVORATO PRECEDENTEMENTE PER ALTRE AZIENDE? A CHI DEVO RIVOLGERMI?